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| Pressapoco queste notizie sono riportate da Cesare sulla religione dei Galli e sui Druidi, sacerdoti dei Galli. I Galli erano oltremodo dediti alla religione. Era dai Galli onorato specialmente Mercurio, lo consideravano l'inventore di tutte le arti, guida dei viaggi e percorsi, patrono dei commercianti. Nelle città c'erano molti simulacri di Mercurio. Onoravano anche Apollo, poichè cacciava i morbi, Minerva, perchè insegna i principi delle arti manuali, Giove, perchè ha il potere degli dei, Marte perchè governa le guerre. Poichè i Galli combatteva in combattimenti quotidiani contro i nemici, devolvevano il bottino a Marte. Per gli dei sacrificavano non solo animali ma anche uomini. I Druidi curavano i sacrifici pubblici e privati. Presso i Galli la stirpe dei Druidi aveva molto onore. Questi in un certo periodo dell'anno si stabilivano in un luogo consacrato nei confini dei Carnuti, che abitavano nella Gallia centrale, e qui amministravano la giustizia. Se c'erano delle controversie tra i cittadini privati riguardo l'eredità, sulle doti e sui confini, i Druidi sedavano le liti, decidevano i premi e i castighi. Gli uomini che non erano d'accordo con le loro decisioni e sentenze, erano considerati empi e scellerati ed erano (cerca arcebantur) dai sacrifici. I Druidi discutevano sull'immortalità dell'anima, sulla forza e il potere degli dei, sulla grandezza del mondo e della terra, e insegnavano alla gioventù i precetti sacri. Infatti da ogni parte della Galli la moltitudine dei giovani accorrevano dai Druidi e i giovani apprendevano la disciplina dei sacerdoti con mirabile disciplina.
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