Versione Latino: Il Re Travicello

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CAT_IMG Posted on 5/3/2010, 19:16


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Postquam immoderata libertas Atheniensium mores corrupit et licentia legum frenum solvit, Pisistratus tyrannus arcem (="l 'acropoli") occupavit. Tum Atheniensibus tristem servitutem flentibus, non quod tyrannus crudelis esset, sed quia civibus dominationi insuetis omne onus grave erat, Aesopus hanc (acc.= "questa") fabulam narravit. Olim ranae errantes liberae in paludibus magno cum clamore ab Iove petiverunt regem ut dissolutos mores vi compesceret. Pater deorum risit atque ranis dedit tigillum, quod magno strepitu in stagnum cecidit. Dum ranae, metu perterritae, in limo latent, una tacite e stagno caput protulit et, explorato rege, cunctas evocavit. Aliae ranae, timore deposito, supra lignum insiluerunt et inutile tigillum omni contumelia laeserunt, postea ad Iovem nonnullas(acc.= "alcune di loro") miserunt ut alium regem peterent. Tum Iuppiter misit horribilem hydrum, qui ingentem ranarum caedem fecit. Frustra miserae ranae per totam paludem currebant ut mortem vitarent; denique furtim ad Iovem Mercurium miserunt petiturum ut ille(nom.= "quello") rursus infelices adiuvaret. Tunc contra(= "in risposta") deorum rex dixit:" Quia noluistis vestrum bonum ferre, nunc malum vestrum perferte!". Etiam Aesopus Athenienses ita admonuit:" Vos quoque, cives, servitutem fertem, ne malum maius(nom.= "più grande") vobis(= "a voi,vi") veniat".

TRADUZIONE
Dopo che l'immoderata libertà degli Ateniesi corruppe i costumi e l'abuso delle leggi sciolse il freno, il tiranno Pisistrato occupò l'acropoli. Allora agli Ateniesi che piangevano la triste servitù, non perchè il tiranno fosse crudele, ma perchè era pesante il peso ai cittadini non abituati alla dominazione, Esopo narrò questa storia. Una volta le rane che erravano libere nelle paludi chiesero a Giove con grande clamore un re affinchè frenasse con la forza i costumi corrotti. Il padre degli dei rise e diede alle rane un travicello, che cadde con grande rumore nello stagno. Allora le rane, prese dal timore, si nascosero nel limo, una silenziosamente tirò fuori dallo stagno il capo e, visto il re, chiamò tutte. Le altre rane, deposto il timore, salirono sopra il legno e offesero con ogni ingiuria l'inutile tigillo, dopo mandarono a Giove alcune di loro per chiedere un altro re. Allora Giove mandò un orribile serpente, che fece un enorme strage delle rane. Inutilmente le rane correvano per tutta la palude per evitare la morte; infine di nascosto mandarono a Giove Mercurio affinchè quello aiutasse di nuovo le infelici. Allora in risposta il re degli dei disse :" poichè non avete voluto sopportare il vostro bene, ora sopportate il vostro male". Anche Esopo così ammonì gli Ateniesi: " Anche voi, o cittadini, sopportate la servitù, affinchè non vi giunga un male maggiore"

Fonte: forum.studentville
 
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